Il presente progetto imprenditoriale ha l’obiettivo di sviluppare nuove metodologie e/o strategie e/o prodotti “environmental friendly“ed eco-sostenibili per il recupero di acque marine (e non)contaminate, ed in generale per l’abbattimento del carico contaminante in aree marine impattate.
La metodologia proposta si basa sullo sviluppo di materiali ibridi innovativi, basati sull’utilizzo di materiali di scarto e non (es. argille), a seguito di modificazioni sintetiche (degli stessi) environmental friendly (ovvero senza alcuno impatto ambientale) ed eco-sostenibili (ovvero con basso dispendio energetico e dispersione di calore nell’ambiente).
Tali sistemi ibridi, grazie alla natura intrinseca della matrice organica-inorganica polimerica, basata su cross-linker funzionali e su argille, risultano dei materiali innovativi per l’assorbimento e l’induzione della biodegradazione di inquinanti idrocarburi versati in mare;inoltre tali materiali possono trovare applicazione anche per altri inquinanti ambientali (ad es. metalli pesanti, olii di scarto,composti organici).
In particolare, i materiali proposti presentano in termini assoluti(quantità di contaminante assorbito per quantità di sostanza per unità di tempo) un’elevata capacità oleo-assorbente.
Come indicato, tali materiali presentano particolare interesse anche per l’induzione dei processi di biodegradazione. Infatti, i materiali polimerici opportunamente modificati potrebbero, una volta saturati dagli idrocarburi inquinanti, servire come substrato per una facile colonizzazione da parte di microorganismi (batteri)idrocarburo-degradanti e non autoctoni dell’ambiente marino e dunque servire come “enhancement“dell’attivazione dei processi biodegradativi.
Inoltre, in linea con gli obiettivi dell’economia circolare, adottati dalla UE, tali materiali dopo l’uso possono essere recuperati e rigenerati (o chimicamente e/o biologicamente) e pertanto riutilizzati per altri cicli di assorbimento/degradazione dei contaminati organici .
L’importanza di questa idea progettuale risiede nella necessità sempre più crescente dello sviluppo di nuove tecnologie e/o metodologie per il recupero e/o abbattimento del carico inquinante in aree marine interessate da un importare impatto antropico (cronico e/o acuto) a seguito di eventi accidentali e non (ad es. incidenti durante il trasporto del petrolio in navi cisterna; scarichi illegali, ecc.).